Alpeggio Petosan
Arch. Paolo Brambilla
Eugenio Castiglioni
Progettisti
Barailler Pierino
Impresa di costruzioni
L’Alpeggio Petosan si trova poco fuori La Thuile (AO). Venne costruito nel 1889 per dare riparo nelle stagioni primaverili-estive-autunnali al conduttore e alle sue bestie. Sorge in un luogo di altissimo valore paesaggistico, per cui l’approccio all’intervento non è stato quello personale o utilitaristico, ma ha posto al centro del progetto il paesaggio stesso. La volontà di recuperare materiali, tecniche e dettagli costruttivi della tradizione contadina ha permesso ai progettisti di realizzare un edificio moderno, dalla forte componente razionale che al contempo si inserisce in modo discreto nel mondo naturale.
L’edificio, di dimensioni in pianta 10x6 m, è realizzato in pietra. Al suo interno ospitava al piano terra una stalla e una zona conviviale, mentre al primo piano si trovata una camera da letto e il fienile a doppia altezza. La caratteristica più rilevante dell’alpeggio sono dei monoblocchi finestra interamente in larice, che si è scelto di ricostruire a mano non potendo essere restaurati.
Il progetto prevedeva al piano terra di spostare l’accesso al centro della facciata sud, da cui si accede alla zona d’ingresso composta da una parete armadio; la scala di collegamento interna è posizionata trasversalmente in posizione centrale rispetto alla pianta, in modo da creare due passaggi lungo le pareti. Completano il piano terra un bagno, un vano tecnico e una camera. Al primo piano troviamo un altro bagno e camera che rispecchiano la distribuzione del piano sottostante, e nella parte a doppia altezza troviamo soggiorno e cucina. Al primo piano sono state inserite anche tre finestre, che si alternano a quelle esistenti al piano terra.
Le pareti interne sono state consolidate con un intonato armato dello spessore di 5 cm, realizzato con rete metallica elettrosaldata fissata alle pareti in pietra e con SPECIAL WALL B 550 M, malta cementizia monocomponente, tixotropica, fibrorinforzata e spruzzabile.
La realizzazione del massetto radiante interno è stata eseguita utilizzando il premiscelato E 439, massetto autolivellante a base anidrite classificato CA-C30-F7 in conformità ad EN 13813.
Il prodotto è stato scelto per le ottime caratteristiche di stabilità dimensionale ed elevata resistenza meccanica che lo contraddistinguono (classificato CA-C30-F7 in conformità ad EN 13813), e per l’applicazione su sistema di riscaldamento a pavimento grazie alla sua bassa inerzia termica.
Ad essicazione del massetto avvenuta, per soddisfare gli elevati requisiti di planarità richiesti per l’incollaggio dei listoni in rovere, è stata applicata la lisciatura SL 416.
Le testate delle pareti interne sono state trattate con ZM 136, intonaco a base di gesso con finitura liscia.
Questo progetto ha vinto il Premio Speciale Fassa Bortolo all’interno del Premio Internazionale Domus Restauro e Conservazione 2022.